venerdì 6 novembre 2020

Tristezza per l'agire di 2 connazionali

 

LETTERA APERTA ALL' ON. FELICE ŽIŽA… E ANCORA A QUALCUNO

 

Onorevole buon giorno

 

Mi ripeto in forma aperta, pubblica, sperando questa volta in una sua risposta alla email da me inviatale circa un mese e mezzo fa. Non credo non l'abbia ricevuta, credo piuttosto abbia preferito ignorarla, perche scomoda, ovvero non darle peso. Forse, sapendo ora che la mia missiva la leggono in tanti, mi degnera' della sua attenzione.

Ecco, scrivevo e lo riconfermo oggi di non poter non manifestarle il mio rammarico e la mia tristezza per il voto di sostegno che ha deciso di esprimere nei confronti del ministro agli interni sloveno, Alojz Hojs, quando l'opposizione ha chiesto le sue dimissioni per tutta una serie di pratiche non solo moralmente ma anche legalmente dubbie. Per quanto motivata l'interpellanza con il SI del ministro al concerto del controverso cantante croato Thompson, qualora l'avesse organizzato in Slovenia, concerto poi mai avvenuto e quindi fondate, le accuse, su una motivazione fragile e oramai obsoleta, sono scaturite dal dibattito molte altre piu' gravi imputazioni verso il ministro, quali quelle riferite ai suoi palesi tentativi di condizionare l'operato della polizia e della procura di stato agli interessi del suo partito – l'SDS del premier Janša. Provvedere con l'esonero del direttore dell'Ufficio di investigazione nazionale, Muženič, il giorno dopo che costui annuncia di aver aperto l'inchiesta nei confronti del ministro all'economia Počivalšek per lo scandalo di mascherine e ventilatori, e ordinare la revisione di tutti i casi in cui direttamente o indirettamente si toccano gli interessi dell'SDS, sarebbe bastato per dubitare dell'integrita' morale e professionale e delle buone intenzioni di Hojs. Che poi si venga a sapere addirittura dell'affare con l'ex sindaco di Capodistria, Boris Popovič, e amici per ottenere sotto, ma sotto sotto costo, una parcella a Colombano - scandalo tout court - e nessuno della coalizione, neanche lei, batte ciglio, e' non solo scandaloso, anche vergognoso! Che si sia messo in coalizione con Janša passi - e' sempre stato opportuno per i rappresentanti delle due minoranze allearsi col governo in carica, indipendentemente dal colore politico, - ma che abbia sacrificato con la firma anche la propria sovranita' e dignita' intellettuale, non me lo sarei mai aspettato. Peccato, francamente speravo di piu' in lei. 

Cosi' come speravo – e colgo l'occasione di questa  lettera per dirlo - nel nuovo rappresentante della Comunita' nazionale intaliana al Consiglio di programma dell' Ente Radiotelevisivo nazionale, David Runco. Maurizio Tremul, prima di lui, aveva sempre tenuto una posizione ineccepibilmente equidistante dagli interessi politici a confronto in quest'organo, atteggiamento che col successore e' venuto a mancare. Alla prima prova importante – la richiesta di destituzione del direttore generale Igor Kadunc - Runco ha fatto cilecca. Era palese, gia' con la nomina di nuovi consiglieri da parte dell'attuale governo, per non parlare delle proposte di legge sull' RTV e sull'Agenzia di stampa STA, che Janša ce la sta mettendo tutta per assoggettare i due media piu' importanti al proprio volere, alla propria agenda politica, e l'allontanamento del non comprabile Kadunc sarebbe stato un passo importante in questa direzione. Per un voto la sporca manovra non e' riuscita, ma rattrista il SI alla destituzione espresso da Runco. Che sia stata una sua scelta personale o concertata con altri non lo so, forse Kadunc ha prestato troppo poca cura al programmi radio e tv della comunita' italiana, e quindi difficile riconfermargli fiducia, ma sostenere la politica dell'attuale governo nei confronti dell'ente cui vuole tagliare buona parte del canone per canalizzarlo nei media privati dell'SDS, e quindi penalizzare ulteriormente anche i programmi regionali e minoritari, e' spararsi direttamente in testa.

Insomma, onorevole Žiža e caro Runco, rattristano molto le vostre decisioni e non credo di essere il solo a pensarla in questo modo. Comunque, attenti al Covid.

 


"Pripovedujem svoje življenje"

 


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