FELICITAZIONI
ALL'ON.ŽIŽA
La settimana scorsa alla
Camera di stato slovena, mentre nel centro di Lubiana si raccoglievano 40 mila
dimostranti stufi del governo Janša – la manifestazione di protesta piu'
massiccia in Slovenia nei 30 anni della sua indipendenza – i partiti della
coalizione proponevano per la seconda volta la defenestrazione del presidente
del Parlamento Igor Zorčič perche' uscito del partito governativo del Centro
moderno (SMC) e passato all'opposizione. Al primo tentativo due mesi fa la
proposta non era passata per un voto. Ce ne vogliono 46, che e' la maggioranza
assoluta, ne aveva ottenuti 45. 47 comunque i votanti dopo che l'opposizione
aveva deciso di ostruire l'operazione di voto, e due voti erano risultati nulli.
Presumo fossero dei due parlamentari rappresentanti le due comunita' nazionali
autoctnone, ovvero dell'onorevole Felice Žiža, e del collega ungherese Ferenc
Horvath, in virtu' della regola e della prassi ormai acquisita che nelle
votazioni determinanti in cui la maggioranza e' a rischio, rimangono neutrali,
ovvero non si prestano a fare da ago della bilancia, per quanto sostengano chi
al momento governa, sia esso di destra che di sinistra.
Ecco, venerdi' scorso si
e' tornati a votare per rimuovere Zorčič e sostituirlo col pretedente a questa
carica, Jožef Horvat, di Nuova Slovenia e pareva che i giochi fossero fatti.
Cosi' dichiarava alla vigilia il capogruppo del Partito di Janša, quello
Democratico sloveno, Danijel Krivec. »Ci siamo contati e questa volta Zorčič
dovra' andarsene.« Ma a sorpresa di tutti, il risultato del primo tentativo si
e' ripetuto. Nuovamente 47 i votanti e due i voti nulli. Va precisato che il
voto e' segreto e non si puo' sapere chi abbia votato come. Ciononostante
voglio credere che la regola di cui dicevo prima, circa l'ago della bilancia, sia stata
rispettata pure in questa occasione, per
cui mi complimento con l'onorevole Žiža, anche per aver retto alle presumibili
pressioni dei colleghi e delle colleghe dei tre partiti al governo e lo invito
a trasmettere le mie felicitazioni anche al collega ungherese.
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